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Corylus avellana

Famiglia: Corylaceae Nome volgare: nocciolo

Descrizione della pianta

habitat: cresce spontaneo nel sottobosco delle foreste di latifoglie e aghifoglie, ai margini dei boschi e nelle radure, diffuso in tutte le regioni d’Italia dalle zone pianeggianti fino a 1700 m, spesso utilizzato per formare siepi e coltivato in molte regioni per la produzione del frutto.
forma vegetativa: arbusto o piccolo albero alto fino 6-7 m con chioma globosa e con fusto eretto e ramificato dalla base, corteccia liscia bruno-grigia cosparsa di lenticelle.
foglie: semplici, brevemente picciolate e con inserzione alterna, lamina fogliare con margine doppiamente dentato, apice acuto e base tronca o leggermente cuoriforme.
fiori: unisessuali, ad impollinazione anemofila, si formano fin dell’anno precedente e resistono per tutto l’inverno aprendosi prima della fogliazione; infiorescenze maschili riunite in amenti pendenti, all’inizio di colore verde-rossastro e lunghi 4-6 cm, con la fioritura assumono un colore giallo dorato allungandosi oltre i 10 cm. I fiori femminili, simili a gemme, sono di piccole dimensioni e avvolte da brattee da cui emerge solo un ciuffetto di stigmi rosso-purpurei.
periodo di fioritura: (dicembre) gennaio – marzo. L’inizio della fioritura è legato all’andamento delle temperature; soprattutto nelle regioni meridionali non è raro rilevare i primi pollini di nocciolo già a fine dicembre.
frutto: piccole noci (nocciole), generalmente riunite in ciuffi da 2-5, avvolte da due brattee fogliacee sfrangiate, la maturazione avviene a fine estate in relazione all’altitudine.
nota melissopalinologica: gli amenti maschili rappresentano per le api un’importante sorgente di polline a fine inverno.

Descrizione del polline

forma: in visione polare subtriangolare, in visione equatoriale ellissoidale.
dimensione: Asse polare 27,3 (25-31) µm, diametro equatoriale 28,9 (26-31) µm
aperture: Polline triporato; i pori hanno un diametro di circa 2-3 µm.
parete: esina sottile con superficie scabrata, intina, anch’essa sottile, forma onci profondi e convessi sotto i pori.
ulteriori caratteristiche: citoplasma granuloso.
note: polline simile si riscontra in altre specie di Corylus, confondibile anche con il polline di Ostrya carpinifolia.
allergenicità: moderata-alta, cross-reattività con altre Corylaceae e Betulaceae.

Calendario pollinico del nocciolo

Di seguito sono riportati i calendari pollinici del nocciolo di varie stazioni di monitoraggio dislocate sul territorio nazionale. Per ogni stazione è indicato il periodo degli anni di rilevamento sui quali si basa l’elaborazione del calendario.
In Italia il genere Corylus è rappresentato principalmente da 
Corylus avellana (nocciolo, avellana) diffuso in tutte le regioni, specie spontanea e coltivata per la produzione del frutto.
Corylus colurna (nocciolo di Costantinopoli, nocciolo turco) specie introdotta in Italia soprattutto a scopo ornamentale e secondariamente per il frutto.
Corylus maxima (nocciolo di Dalmazia, nocciolo rosso) specie coltivata nelle regioni settentrionali, soprattutto per il frutto oppure a scopo ornamentale.